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Chiesa dei Santi Apostoli Pietri e Paolo

L’antico monastero claustrale delle Manache di S. Chiara fu fondato in Gallipoli nel 1578.

Di quell’antico insediamento monastico sopravvive oggi solo l’antica chiesa, costruita tra il 1598 ed il 1600 sul luogo in cui in epoca medioevale esisteva la cappella bizantina di San Teodoro.

Dopo la soppressione dei beni monastici la chiesa passò in possesso del Comune e nel 1904 fu devoluta alla Confraternita di S. Giuseppe e della Buona morte, che vi si trasferì dall’originario oratorio (l’attuale cap- pelletta di S. Giuseppe accanto al palazzo che fu dei Talamo).

Il suo interno conserva una pregevole collezione di dipinti del gallipolino Giandomenico Catalano, che operò nel Salento a cavallo dei secoli XVI e XVII.

Di quest’autore sono: la grande pala dell’altare maggiore, con i Santi Pietro e Paolo, S. Francesco e Santa Chiara, datata 1590; le tele della Crocifissione, di S. Caterina d’Alessandria, dell’Annunciazione, dell'adorazione dei pastori e della Visitazione, collocate sugli altari dell’aula ecclesiale.

Del napoletano Nicola Malinconico sono le due tele raffiguranti Santa Caterina da Bologna e Santa Chiara, ai lati del grande retablo ligneo che sovrasta il policromo altare in marmo nel presbiterio.

La cantoria, originariamente collocata a lato dell’altare maggiore, fu ampiamente rimaneggiata e rimontata sulla parete di fondo, con l’organo costruito nel 1779 dal napoletano Carlo Mancini.

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