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I Frantoi Ipogei

 

Gli antichi ambienti di produzione dell'olio d'oliva sono interamente scavati nel carparo, al di sotto del livello stradale. Essi rappresentano una interessantissima testimonianza del passato storico e commerciale della città di Gallipoli.

Fin dal XVI secolo, infatti, nell'ambito del commercio dell'olio d'oliva, Gallipoli era ritenuta la principale piazza di esportazione di tutto il Regno di Napoli. Al fine di stabilire un equo prezzo di mercato si lasciava libera la contrattazione fino al 5 dicembre di ogni anno. Il giorno successivo, nella ricorrenza di San Nicola, sulla base delle prime 8.000 stare (124 tonnellate e 736 kg.) si stabiliva la "voce", cioè il prezzo di mercato corrente in ducati. Questo prezzo era indicativo per i prezzi che si stabilivano successivamente alla borsa di Napoli e di Londra. L'olio di Gallipoli era particolarmente richiesto dai mercati del Regno e di Tutta Europa e si vendeva generalmente ad un prezzo superiore a tutti gli altri.

L'olio prodotto nel territorio di Gallipoli e della Provincia perveniva in città per essere da qui commercializzato e depositato in capaci cisterne sotterrane scavate nel tufo.

La spedizione del prodotto avveniva esclusivamente via mare. Per l'importanza di questo commercio in città avevano stabile residenza i Viceconsoli di tutte le nazioni estere.

 

 

 

 

 

Frantoi di Palazzo Granafei

 

Si estendono nel sottosuolo per circa 200 mq., al di sotto dei palazzi D'Acugna e Grassi che si fronteggiano su Via Antonietta De Pace.

Sono di proprietà dell'Associazione Gallipoli Nostra che nel 1988 li ha completamente restaurati e aperti alla fruizione pubblica. All'interno sono stati ricostruiti, su modelli del XVII secolo, alcuni torchi alla calabrese (a due vitoni). Originale è invece un torchio alla genovese (a vitone unico) e alcune presse del XIX secolo.

La visita si presenta particolarmente stimolante attraverso gli ambienti di macinazione e spremitura, con le sciaghe (luoghi di deposito delle olive), le stalle e i caratteristici pozzetti di raccolta dell'olio e delle acque di vegetazione. Guide esperte fanno conoscere al visitatore le tecniche e le fasi di lavorazione dell'olio d'oliva, facendo rivivere nel contempo, momenti significativi di storia e di cultura locale in tempi in cui oltre che a fini alimentari l'olio veniva commercializzato soprattutto per fini industriali (nella cardatura delle lane - per questo era molto richiesto dai Paesi del Nord Europa, Svezia e Inghilterra in testa) e per l'illuminazione pubblica e privata.

Sono di proprietà dell'Associazione Gallipoli Nostra che ne garantisce la fruizione.

 

Per prenotazioni e informazioni - Tel.0833264242 - Cell. 3488956109 ass.gallipolinostra@libero.it

 

Orari di visita:

Da Gennaio ad Aprile  - NovembreDicembre: Tutti i Sabati e le Domeniche dalle ore 10 alle 12

Maggio    ore 10-13/16-19  Giugno  10-13/15-20  Luglio  10-24 Agosto   10-24  Settembre 10-13/16-21

Ottobre 10-12,30/15-17,30

Frantoio di Palazzo Briganti

 

Questo frantoio fu individuato e restaurato nel lontano1980. Era privo delle attrezzature di macinazione e sprmitura. Esso presenta infatti una antica vasca di macinazione a tre pietre ed un torchio (da vino) del XIX secolo.

Appartenne alla nobile ed antica famiglia dei Briganti della quale furono massimi esponenti i giuristi Tommaso e Filippo Briganti, padre e figlio, ben noti agli studi dell'illuminismo meridionale.

Il frantoio è visitabile solo su prenotazione.

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                   Dal 25 Dicembre al 6 Gennaio 

PRESEPE IN GROTTA

visitabile gratuitamente

dalle ore 16,00 alle ore 18,30

Tutti i giorni escluso il 31 gennaio

Foto di TamiXvideo di Esposito Michele

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