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Oratorio degli Angeli

 

Innalzato tra il 1662 ed il 1665, lungo il periplo murario della città, a cura e spese dell’omonima Confraternita laicale costituita da pescatori, contadini, artigiani e artisti, questo Oratorio esibisce sul prospetto un bel pannello maiolicato realizzato nel 1942, in sostituzione dell'affresco eseguito nel 1873 da Giuseppe Pagliano, dalla ditta napoletana Raffaele Vaccarella, che aveva attività in Vico Sbreglia a S. Erasmo ai Granili.

All’interno decorano le pareti laterali una serie di quattro grandi dipinti, realizzati nel XVIII secolo da Diego Bianchi, pittore originario di Manduria: La moltiplicazione dei pani; la moltiplicazione dei pani e dei pesci; la disputa tra i dottori della chiesa; le Nozze di Cana.

Sull'altare è collocato il dipinto raffigurante la Madonna degli angeli, attribuito a Giandomenico Catalano.

L'Oratorio conserva un bel Cristo morto in cartapesta opera del De Lucrezi e la statua della titolare.

Sul pancone è collocato l'ovale dipinto su legno della Madonna del Canneto e in sacrestia il dipinto di Forcignanò (XIX sec.) raffigurante S, Cristina. Ambedue i dipinti ricordano il periodo in cui la Confraternita degli Angeli ha curato l'amministrazione delle due omonime chiese.

L'altare in pietra fu, nella seconda metà dell'800, decorato in finto marmo da Luigi Schiavone di Monopoli, che decorò anche il retablo nelle cui nicchie sono collocate le statue lignee dei protettori delle categorie sociali ammesse al pio sodalizio confraternale: S. Andrea (patrono dei pescatori), S. Isidoro (patrono degli agricoltori) San Giuseppe (patrono degli artigiani) e S. Giovanni (patrono degli artisti).

Montato su di una cantoria in pietra infissa sulla parete di controprospetto è il settecentesco organo, attribuibile a Giovanni Chircher ma riorganizzato e modificato nel XIX secolo da Giovanni Corrado.

Questa Confraternita partecipa, con quella del Crocefisso, alla mistica processione dei “Misteri” nel Venerdì della settimana Santa, sfilando per ultima con il simulacro della Vergine Addolorata.

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