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Il Campo e lo scoglio dei piccioni

Oltre all'Isola di S. Andrea altri due isolotti fanno corona alla città, di fronte ed ai piedi della cinta muraria che dal bastione S.Francesco termina al fortino del Ceraro.

E' ciò che resta probabilmente di una più vasta barriera tufacea, che i marosi hanno nei secoli spezzato ed eroso. Lo scoglio dei piccioni è completamente brullo e prende il nome dai gabbiani che numerosi vi si rifugiano.

Il Campo ha invece una qualche residua vegetazione e vi nidificano numerosi uccelli. Prende il suo nome dalla abitudine dei gallipolini, nei tempi passati, di trascorrervi brevi scampagnate attraversando a piedi scalzi il breve diaframma di mare che lo divideva dal bastione di S. Francesco.

Nel XVI secolo sul Campo esistevano due piccole cappellucce, in seguito sconsacrate e demolite. Nell'Ottocento nel corso di pestilenze questo scoglio è stato anche utilizzato come luogo di sepoltura.

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