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Santuario del Canneto

Questo sacro edificio fu riedificato dalle fondamenta nel 1696 sullo stesso luogo in cui sorgeva la vecchia chiesa, nel XVI secolo amministrata dai Cavalieri teutonici di S. Giovanni e tenuta in commenda dall’abate di S. Giovanni di Siponto.

E’ un gioiello di architettura barocca ed imita all’interno l’impianto e le decorazioni lapidee del Duomo di Sant'Agata.

Fu sede di una Confraternita laicale, oggi nella Parrocchiale del Sacro Cuore, e luogo di particolare devozione verso la Madonna sotto il titolo di Santa Maria della Visitazione.

Cappellania curata dal 1912, fu Parrocchia nel 1915 e nel 1946 eretta a Santuario mariano.

Al suo interno conserva pregevoli dipinti del XVII e XVIII secolo, tra cui una “Santa Lucia” del pittore gallipolino Giovan Domenico Catalano ed un “martirio di S.Cristina” derivato dall’Olindo e Sofronia di Luca Giordano.

Si conservava la statua lapidea di S.Nicola (XVI sec.), proveniente dalla distrutta chiesa di S. Nicola del Porto, attualmente ospitata nel Museo diocesano.

Notevole il controsoffitto a lacunari dei primi anni del ‘700 che esibisce al centro l’immagine dipinta su legno della Madonna del Canneto, da un originale in tela che si conserva in ovale nell’abside.

Qui si può anche ammirare un bell’esempio di statuaria in cartapesta con il gruppo della Visitazione, con Maria ed Elisabetta, della fine dell’800.

Questo tempio è caro alla memoria dei Gallipolini che nella piazza antistante usavano praticare una ricca ed accorsata fiera in luglio, nella ricorrenza della festa della Madonna del Canneto.

La chiesa ed il suo ampio slargo ebbero una fortunata illustrazione con la bella incisione realizzata nel 1786 dal Martini, su disegno del Des Préz, inserita nel “Voyage en Italie” dell’abate di Saint Non.

Nella chiesa si conservano anche i dipinti in tela di Santo Omobono (XVII sec.), particolarmente venerato dai sarti e dei Santi Nicola e Vito (della seconda metà del XVIII secolo).

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