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Oratorio dei Nobili

(Chiesa di Sant'Angelo)

Nel 1613 fu stabilita la fondazione della confraternita dell’Immacolata a cura del ceto dei nobili della città che innalzarono sulle volte della Chiesa di Sant’Angelo, di antica costruzione (sec.XV), il nuovo oratorio confraternale. Tale struttura architettonica risente in termini ideologici della ricercata volontà del ceto dominante dell’epoca di sottolineare, anche in ambito urbano, la propria collocazione sociale.

Impostata su canoni barocchi propri dell’architetto leccese Mauro Manieri fu abbellita, nel 1732, di stucchi ed il suo interno arricchito con sei tableaux in creta decorati in oro ed argento (ora conservati nel Seminario diocesano) e con  quattro statue in legno raffiguranti re biblici.

L’altare in marmo del ‘700 è oggi in San Francesco d’Assisi e nel Museo diocesano sono collocate la grande tela del controsoffitto, dipinta nel 1737 da Francesco de Mura, e la secentesca tela dell’Immacolata di Giandomenico Catalano con la dorata fastosa cornice barocca del retablo d’altare.

La Confraternita, sotto il titolo dell’Immacolata e di San Vincenzo Martire, fu dismessa nei primi anni del ‘900

E’ oggi sede della biblioteca comunale di Gallipoli.

A pianterreno sopravvive l’antica chiesa di Sant’Angelo dedicata a San Michele Arcangelo, la cui statua lapidea con scudo aragonese è oggi custodita in S.Francesco d’Assisi. Spoglia di tutti gli arredi ed altari è oggi sede dell’Archivio storico comunale.

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